
Archivio newsletter
La raccolta viene aggiornata periodicamente con l'inserimento di nuove pubblicazioni a distanza di alcune settimane dall'invio ai nostri clienti.
Energy newsletter n.174 del 28/04/2025
Buongiorno e buon inizio di settimana !
La settimana appena trascorsa non ha riservato grandi sorprese, ad eccezione di un movimento ribassista registrato venerdì 25 aprile. Questo calo è stato innescato dalle notizie relative all’incontro tra Russia e Stati Uniti, che hanno lasciato intravedere, almeno sul fronte del conflitto ucraino, un possibile allentamento delle tensioni geopolitiche. Tuttavia, sebbene il mercato abbia accolto l'evento in chiave distensiva, a livello concreto non si sono ancora registrati sviluppi significativi. A mio avviso, la strada verso una possibile riattivazione dei flussi di gas russo verso l'Europa – tema che ha ispirato la debolezza di venerdì – rimane ancora molto lunga.
Al contrario, la prospettiva di un ritorno del trend rialzista, già menzionata nei report precedenti, resta pienamente valida nonostante la persistente debolezza del mercato. Ricordo che questa view è supportata da valutazioni tecniche, fondamentali e geopolitiche, e continua a rappresentare lo scenario più probabile per i prossimi mesi.

Energy newsletter n.173 del 14/04/2025
Buongiorno e buon inizio di settimana !
L'approfondimento dei prezzi di mercato della scorsa settimana ha segnato a mio avviso un punto di minimo molto importante e grazie al tumulto che si è costruito intorno all'applicazione dei dazi americani il mercato ha raggiunto valori che avrebbe dovuto raggiungere solo a fine maggio, anticipando di quasi un mese i target che ci eravamo proposti. Da ora in poi si apre un periodo di lateralità che vedrà i prezzi oscillare all'interno di un range. Questo consentirà di fruire del periodo di apparente stabilità permettendo di valutare adeguatamente coperture da possibili rialzi del prezzo nel terzo trimestre. A questo proposito è bene sottolineare che la situazione di estrema debolezza in cui oggi versa il mercato si basa sulle aspettative di ridimensionamento dell'attività industriale in EU (per il periodo successivo alla rinvio di 90 giorni deciso la scorsa settimana dall'amministrazione americana) e non su una attuale condizione di materiale difficoltà. Le aspettative di rialzo del terzo trimestre restano pertanto comodamente gestibili fino alla seconda metà di maggio.

Energy newsletter n.172 del 07/04/2025
Buongiorno e buon inizio di settimana !
La brusca discesa dei mercati finanziari ha colpito anche il settore energetico europeo. Il segnale che molti operatori stavano aspettando — e che avevamo anticipato nel report della scorsa settimana — è finalmente arrivato. Questo ha portato ad un ridimensionamento dell’eccessivo ottimismo che ancora fino a giovedì della scorsa settimana persisteva nei nostri mercati di riferimento.
I principali prezzi dell’energia (gas, elettricità ed emissioni di CO₂) hanno iniziato a scendere in modo più deciso dal pomeriggio di venerdì, seguendo finalmente indicazioni che i dati fondamentali di base suggerivano da tempo, ma che finora non si erano pienamente riflesse nei mercati.
Per questa settimana, sarà importante osservare quanto sarà forte la volatilità (cioè quanto i prezzi continueranno a muoversi su e giù) per capire se i cali possano continuare nel breve termine. In ogni caso, secondo i dati attuali, i prezzi dell’energia restano ancora leggermente al di sopra della fascia che consideriamo "equa", soprattutto guardando alle scadenze per il 2025 e il 2026.

Energy newsletter n.171 del 31/03/2025
Buongiorno e buon inizio di settimana !
Durante la scorsa settimana i prezzi si sono mossi poco e la volatilità (oscillazioni di prezzo) è crollata, dimezzandosi rispetto alla media delle tre settimane precedenti.
Questa drastica riduzione della volatilità potrebbe essere un segnale che anticipa un calo più marcato dei prezzi nel secondo trimestre. Non è solo una questione di dati di mercato: da metà febbraio una buona fetta degli operatori si è spostata verso un atteggiamento più prudente ("risk off"), evitando posizioni speculative al rialzo e preferendo un approccio più difensivo.
Guardando ai prossimi mesi, ci sono diversi fattori che spingono verso una visione ribassista:
L'introduzione di dazi sulle esportazioni europee verso gli USA, che potrebbe ridurre la domanda di energia.
Un eccesso di offerta sul mercato, dovuto principalmente all'abbondanza di gas naturale liquefatto (LNG).
In sintesi, la tendenza ribassista è ben supportata sia dai fondamentali del mercato sia dal sentiment generale degli operatori, che vedono più rischi al ribasso che al rialzo. Tuttavia, per assistere a un vero movimento di prezzo, sarà necessario un evento o un fattore scatenante significativo. Fino ad allora, è probabile che il mercato continui a muoversi in un intervallo ristretto, senza grandi variazioni.

Energy newsletter n.170 del 24/03/2025
Buongiorno e buon inizio di settimana !
Il mercato durante la scorsa settimana si è mosso lateralmente e compostamente ma con un buon grado di volatilità. Secondo la mia percezione siamo entrati in una fase laterale che durerà giusto il tempo di iniziare a considerare i driver fondamentali che, come detto recentemente in altre occasioni, si presentano particolarmente bearish per la primavera. Alla modalità risk off, attestatasi saldamente nel mercato a partire dalla seconda settimana di febbraio, si è quindi sostituita, dalla prima settimana di marzo, una parentesi di lateralità, a cui, con buone probabilità, seguirà una fase di approfondimento ribassista, questa volta coerente con i fondamentali. I rischi rialzisti legati a componenti climatiche invernali si può dire che siano ormai alle spalle, altri rischi, solo ancora appena accennati nei prezzi del mercato energetico, afferiscono ai consueti temi geopolitici e commerciali ed in entrambe i casi si tratterebbe comunque di argomenti ribassisti.
In sintesi, non ci sono veramente rischi di rialzo ed in parallelo persiste un premio decisamente ingiustificato, il fair value del mercato, secondo fondamentali, è di almeno il 10% più basso considerando le scadenze primaverili di aprile e maggio.

Energy newsletter n.169 del 17/03/2025
Buongiorno e buon inizio di settimana !
il mercato ha aperto in linea con la chiusura della scorsa settimana, dopo un andamento altalenante i prezzi iniziano ad adeguarsi alla debolezza dei fondamentali da lungo tempo prevista per il secondo trimestre. Al di là della ormai consueta volatilità che abbiamo vissuto durante le scorse settimane, spesso causata dal posizionamento della componente "finanziaria" del mercato in reazione alle notizie riguardanti l'applicazione dei dazi americani ed il loro effetto sull'attività economica ovvero dalle informazioni incontrollate su un possibile negoziato di pace tra Russia ed Ucraina, il mercato si sta focalizzando sui fondamentali che risultano ribassisti. La finestra di valutazione di operazioni di fissazione per i soggetti esposti ai rialzi dei prezzi di mercato si sta iniziando ad aprire e probabilmente avrà una durata di circa 2 mesi (fino alla fine di maggio). Per quanto riguarda il mercato spot, dopo una domenica che ha presentato un prezzo PUN particolarmente depresso si ritorna a quotare nell'intorno della media di marzo che per il momento resta ancora sopra i 120 €/MWh (considerando i giorni già andati in consegna e quelli ancora quotati fino al termine del mese). In riferimento al prezzo spot non mi aspetto comunque particolari crolli nei giorni a venire se non nei prossimi due weekend.

Energy newsletter n.168 del 10/03/2025
Buongiorno e buon inizio di settimana !
Sul finire della settimana scorsa il mercato sembra aver trovato, almeno per il momento, una base su cui costruire un recupero. Si tratterebbe comunque di movimenti che hanno una scarsa attinenza con i fondamentali e si generano prevalentemente dalla variazione delle aspettative circa temi di grande importanza, come la questione Russia - Ucraina e le eventuali conseguenze per il mercato energetico in caso di pace, ovvero l'applicazione prossima ventura dei dazi ai beni esportati dall'Europa verso gli USA.
Dal punto di vista fondamentale invece rimaniamo dell'idea che il secondo trimestre possa presentare una fase ribassista particolarmente interessante per valutare eventuali coperture sul terzo trimestre e/o sul 2026. L'unico rischio di ripresa delle quotazioni è costituito nel breve termine da un possibile colpo di coda dell'inverno ma a partire dalla seconda metà di marzo anche quest'ultimo rischio tipico del periodo invernale dovrebbe tendere a scemare di pari passo con le quotazioni.
Il range target del prezzo del gas naturale durante il secondo trimestre è ad oggi tra 37 e 40 €/MWh e per l'energia elettrica si colloca intorno ai 100 €/MWh (per il prodotto Q3-25), comunque a valori inferiori rispetto a quelli attuali.

Energy newsletter n.167del 03/03/2025
Buongiorno e buon inizio di settimana !
La settimana appena trascorsa è stata topica per i mercati energetici poiché è coincisa con la pubblicazione di alcuni dettagli fondamentali relativi al tema dei dazi americani verso i beni esportati dall'EU. I dazi inizieranno ad essere applicati dal prossimo due aprile nella misura del 25% e colpiranno principalmente l'automotive, la farmaceutica e alcuni comparti industriali legati all'esportazione di metalli. Si tratterebbe quindi di misure che investono settori particolarmente energivori e le conseguenze dirette in termini di riduzione della domanda energetica si riverbereranno sui dati del sistema a partire da quest'estate. Intanto, come normalmente accade nei mercati finanziarizzati, la notizia è stata prezzata rapidamente dai futures energetici portando ad un ulteriore storno del mercato fino a segnare il record di minimo dell'anno durante la settimana. L'idea che la debolezza della domanda possa aggiungere un'ulteriore componente ribassista ad un mercato per ora sostenuto solo dalle aspettative di un ipotetico rischio meteo visibile a metà marzo, lascia intendere che le attese per un secondo trimestre particolarmente debole possano realizzarsi concretamente anche prima del suo effettivo inizio, d'altronde al momento non ci sono motivi rilevanti per comprare e anzi aumentano sempre di più i buoni motivi per vendere.

Energy newsletter n.166 del 24/02/2025
Buongiorno e buon inizio di settimana !
Dopo lo storno importante delle settimane scorse il mercato ha iniziato una fase di stabilizzazione che vede le quotazioni avvicinarsi a valori che meglio riflettono i fondamentali sottostanti. I prezzi continueranno quindi a muoversi nell'intorno dei valori attuali almeno fino a quando non interverranno variazioni significative nell'assetto dei fondamentali. Ritengo probabile, come già confermato in altre occasioni, che una ulteriore parentesi ribassista si possa aprire a partire dalla seconda metà di marzo in cui prevedibilmente l'inerzia dei flussi di LNG non consentirà un adeguamento immediato dell'offerta al calo stagionale della domanda di gas (dovuto alla fisiologica crescita delle temperature medie). Per quanto invece riguarda gli elementi esogeni al contesto dei fondamentali come la questione geopolitica o l'applicazione eventuale di dazi all'importazione di beni europei negli Stati Uniti, questi continueranno a rappresentare dei fattori di rischio ma in questo caso entrambe ribassisti per cui non tali da smentire il segno della view quanto piuttosto da alterarne il timing, magari il ribasso atteso si può verificare anche prima della seconda metà di marzo se venissero pubblicate novità in merito a questi due elementi.

Energy newsletter n.165 del 17/02/2025
Buongiorno e buon inizio di settimana !
Il forte ribasso del mercato della settimana scorsa è in larga misura frutto delle indiscrezioni sul possibile avvio di negoziati di pace tra Russia ed Ucraina, si tratta dell'accenno ad un processo che potrebbe dimostrarsi lungo e non privo di difficoltà, ad ogni modo tanto è bastato perché il famoso premio al rischio che si era costruito durante quest'anno intorno alla mancanza di flessibilità del sistema energetico europeo rispetto ai rischi invernali (specialmente in riferimento al mercato del gas naturale), si dissolvesse nel giro di due sessioni.
Il ribasso è stato generalizzato, infatti ha riguardato sia il gas naturale che l'energia elettrica e l'EUA, per mettere il fenomeno in prospettiva c'è da dire che se è vero che il movimento è stato estremo, era però estremo anche il punto da cui esso stesso partiva. Con i prezzi del gas naturale sopra i 60 €/MWh ed i fondamentali che segnalavano un fair price dai 12 ai 15 € MWh piu basso, il ribasso ha riportato di fatto i valori di mercato in prossimità del "giusto prezzo" (secondo il set attuale dei fondamentali). Ad oggi, essendo ancora presente il premio al rischio, siamo infatti, al momento in cui scrivo, nuovamente ben al di sopra dei 50 €/MWh sul gas naturale ed intorno ai 138 €/MWh sull'energia elettrica (future mese di marzo), permane un potenziale ribassista residuo che però mi aspetto che si potrà manifestare gradualmente, man mano che ci avviciniamo al termine ufficiale dell'inverno, nel mentre i prezzi spot dell'energia elettrica e del gas naturale dovrebbero rimanere sostenuti almeno fino alla prima metà di marzo.

Energy newsletter n.164 del 10/02/2025
Buongiorno e buon inizio di settimana !
tra la fine della scorsa settimana e l'inizio della settimana corrente il mercato è salito ulteriormente sulla base delle aspettative di una settimana particolarmente critica sia dal punto di vista geopolitico che dal punto di vista regolatorio. Per quanto riguarda la componente geopolitica il prossimo giovedì 14/2, in occasione del Munich Security Conference a cui parteciperà probabilmente anche Trump, verranno rivelati importanti dettagli relativi all'approccio americano ad un possibile piano di pace in relazione al conflitto tra Russia ed Ucraina, le aspettative non sono particolarmente ottimistiche ed una resistenza Russa a scendere a compromessi potrebbe far scaturire un nuovo piano di sanzioni americane che questa volta potrebbe colpire l'export di LNG russo verso l'Europa che, come noto, è un asset critico per il bilanciamento del sistema gas europeo. In secondo luogo, dal punto di vista regolatorio, durante la giornata di domani, il gestore del mercato del gas tedesco renderà noto il meccanismo di compensazione per i partecipanti alle aste di stoccaggio (lo stoccaggio di gas naturale in Germania è il primo per dimensione in Europa ed il quarto nel mondo). Entrambe questi risk events continueranno ad alimentare una grande volatilità nel corso di questa settimana e per il momento il mercato tende ad apprezzarsi per includere il relativo premio al rischio.
Dal punto di vista dei fondamentali il prezzo attuale di energia elettrica e gas naturale è ingiustificato per cui ritengo che i prezzi attuali riflettano unicamente dei potenziali rischi derivanti da fattori esogeni. In sintesi la view resta quella dichiarata nelle ultime newsletter ovvero tensione rialzista almeno fino a tutto febbraio e poi, con buone probabilità, dalla seconda metà di marzo, un ritracciamento del mercato verso valori più coerenti con i fondamentali.

Energy newsletter n.163 del 03/02/2025
Buongiorno e buon inizio di settimana !
La settimana appena trascorsa è stata caratterizzata da una generale tendenza rialzista in seguito all'aggiunta di un'ulteriore fattore di rischio, infatti Naftogaz, operatore statale del gas naturale Ucraino, ha annunciato ufficialmente la chiusura di un accordo di approvvigionamento di gas naturale secondo cui, a partire da sabato scorso e per un tempo indeterminato, una quantità di gas fino a 5 bcm/anno verrà esportata dall'Europa verso l'Ucraina. L'accordo si è reso necessario a seguito dell'insufficienza delle riserve di gas nello stoccaggio Ucraino e di fatto va ad aggiungersi ad altri elementi rialzisti che già insistono sul sistema energetico europeo (rischio sanzioni americane a danno dell'LNG russo destinato all'Europa e problematiche di flessibilità dello stoccaggio legate ai limiti di utilizzo imposti dallUE) o che costituiscono fattori di rischio ad elevata probabilità di accadimento, come la possibilità di temperature al di sotto della media prima della fine dell'inverno termico. Sull'energy complex (gas naturale, energia elettrica ed EUA) si sono pertanto raggiunti nuovi massimi che potrebbero rimanere sostenibili almeno fino alla prima metà di marzo, Inoltre il livello di volatilità è aumentato sensibilmente così come i volumi scambiati, segno (positivo) quest'ultimo di un mercato che resta liquido.
In estrema sintesi è improbabile un ribasso significativo dei prezzi prima dell'inizio della primavera e perché ciò accada bisognerà che anche i dubbi sull'approccio che seguirà la politica estera americana nei confronti dell'Europa (dazi e questione Russia Ucraina) vengano definitivamente svelati.
